Museo Civico "Carlo Verri" Biassono
Le arti del fuoco II°
Le Lucerne Antiche
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L'EVOLUZIONE DELLA LUCERNA

In età greca la forma si modificò: la lucerna aveva un serbatoio piatto e circolare, che tendeva a chiudersi, talvolta con un manico laterale, e un beccuccio con un foro per lo stoppino separato dal foro per l'alimentazione del serbatoio. Da questo tipo (non rappresentato a Biassono se non negli sviluppi ellenistici pių recenti) si svilupparono forme diverse, tutte prodotte al tornio (quindi ad una ad una), diffuse in età ellenistica e romano-repubblicana, quando la produzione artigianale divenne industriale, con una fabbricazione in serie e la formazione di realtà produttive imprenditoriali.
Questa evoluzione venne permessa - già in età romano-repubblicana - dalla produzione delle lucerne con matrici. La lucerna divenne cosė un multiplo e ne fu permessa la produzione in serie in termini industriali. Nacquero grandi fabbriche di lucerne, a carattere capitalistico.
Fu in queste fabbriche, a ridosso dell'età imperiale romana, che venne proposta la lucerna con disco piatto, adatta ad accogliere una decorazione per una figurazione. Il metodo di fabbricazione era a doppia matrice, una per il fondo ed una per il disco. Le due parti, prodotte separatamente, venivano saldate per la cottura in forno.

Matrice di lucerna a disco
Matrice di parte superiore di lucerna monolychne
(inv.n.A.1994.12.1 - d.cm 8,5)

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