Conio,
Santa Elisabetta, XVIII sec.?, Museo della Zecca, Roma. |
Di Beatrice Hamerani sappiamo che nacque, visse, si sposò e morì,
purtroppo molto giovane, a Roma. Era figlia di Giovanni Hamerani (1646-1705),
importante medaglista e incisore di monete, soprattutto della zecca pontificia,
l'esponente più significativo di una vera e propria dinastia di
medaglisti, originaria della Baviera e attiva soprattutto a Roma nei secoli
XVII e XVIII. Beatrice ebbe due fratelli, Ermenegildo (1683-1753) e Ottone
(1694-1761), che si dedicarono alla stessa attività del padre. Gli Hamerani
lavorarono per papi, re e importanti famiglie della nobiltà romana
e, attraverso le immagini che riprodussero sulle medaglie e sulle monete,
documentarono la storia di Roma e dei suoi monumenti. Purtroppo dei membri
di questa famiglia non si conosce molto, poiché gli archivi della
famiglia, probabilmente conservati a Vienna, non sono stati ancora pubblicati.
Beatrice fu eccellente, oltre che nella medaglistica, nel taglio dei sigilli
e nella preparazione di modelli in cera per stampi. Lavorò per
i papi Innocenzo XII (1691-1700) e Clemente XI (1700-1721).
Medaglia
Questa medaglia è giustamente ritenuta il capolavoro di Beatrice Hamerani.
Da una parte Beatrice rappresenta il papa Innocenzo XII in modo realistico
e con una notevole attenzione alla psicologia del personaggio; dall'altra,
dà una vigorosa interpretazione della scena che simboleggia la
Carità Cristiana, popolando il cielo e la terra di uccelli che
si perdono all'orizzonte e che accorrono in massa per nutrirsi del sangue
del pellicano, che, coraggiosamente e generosamente, si squarcia il petto.
In entrambi i casi Beatrice mostra abilità e sensibilità
notevoli nella resa plastica e vibrante delle superfici, senza tuttavia
sacrificare i singoli dettagli.
Medaglia
Bronzo; fusione
D. INNOCEN.XII PONT.OPT.MAX.A.III Busto di profilo, a destra,
del papa Innocenzo II. Firmato in basso: Beatrix.Hamerana
R. SINVM.SVVM.APERVIT.EGENIS. Un pellicano si squarcia il
petto per nutrire i suoi piccoli. Sul basamento: 1694.
Dimensione: |
ø
87,5 mm
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Bibliografia:
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F.
PANVINI ROSATI, voce Hamerani, in The Dictionary
of Art, XIV, New York 1996, con bibliografia precedente;
W.MISELLI, Il Papato dal 1700 al 1730 attraverso le medaglie,
Torino 1997, p. 230, con bibliografia precedente
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Collocazione: |
Milano, Civiche Raccolte Archeologiche e Numismatiche, n.inv.
M.09.32905
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