Museo Civico "Carlo Verri" Biassono
Le arti del fuoco II°
Le Lucerne Antiche
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LE LANTERNE E I CANDELABRI

Candelabro
Candelabro in bronzo - I sec. d.C.
(Roma Museo della Civiltà Romana)
lanterna
Lanterna - I sec. d.C.
(Roma Museo della
Civiltà Romana)
Nella civiltà romana molto usata era anche la lanterna. Essa veniva utilizzata sia per illuminare la casa più modesta, appendendola a una catena, sia per rischiarare la strada quando si usciva nelle tenebre notturne. Di forma cilindrica, era costituita da una incastellatura di metallo che sosteneva una lastra cilindrica trasparente di corno, di vescica e, più tardi, di vetro. All'interno conteneva un piccolo recipiente per l'olio e uno stoppino, mentre il coperchio era provvisto di fori con funzione di sfiatatoi.

Come testimonia il suo stesso nome, il candelabro nasce come porta candele; ed infatti gli esemplari diffusi in Etruria e nell'Italia meridionale nel V e IV secolo a.C. presentano alla sommità le punte per l'inserimento delle candele, mentre in Grecia nella stessa epoca sono già testimoniati, in uguale posizione, i piattelli porta lucerna.
I candelabri sono costituiti da una base spesso a piedi ferini, un fusto liscio o scanalato e un coronamento variamente decorato, che costituiva l'appoggio della lampada. I candelabri avevano una serie di sostegni per lumi, in cui la fantasia dei bronzisti si è potuta esplicare con grande libertà.
Tra questi spiccano dei veri e propri capolavori di plastica bronzistica, come i fanciulli lampadofori di Pompei, oppure il sileno ebbro dalla cui schiena nascono dei caulicoli (piccoli steli con viticci) destinati in piattelli porta lucerne.


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