Museo Civico "Carlo Verri" Biassono
Memorie del Parco nel bicentenario della nascita

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LA COSTRUZIONE DELLA VILLA REALE DI MONZA

I governatori di Milano, nel XVIII secolo, non possedevano ville di delizia o di rappresentanza fuori città, in Brianza, com'era di moda allora, o sulle rive dei laghi. Spesso dunque le affittavano o erano ospiti in qualche casa patrizia.
L'arciduca Ferdinando II d'Austria, figlio dell'imperatrice Maria Teresa, dopo vari tentativi di acquisto di ville già esistenti, come per esempio la Villa Serbelloni di Bellagio, riuscì a convincere la madre della necessità e della convenienza, rispetto a un acquisto, della costruzione di una nuova villa.
Furono stanziati in origine 70.000 zecchini, ai quali se ne aggiunsero altri 35.000 per realizzare i giardini. Il progetto e la realizzazione della reggia, idealmente orientata verso Vienna, furono affidati all'Imperial Regio Architetto Giuseppe Piermarini, che diede inizio ai lavori nel 1777 e li completò in soli tre anni.


L'imponente edificio, in rigoroso ed elegante stile neoclassico, presenta una pianta a "U", con corpo centrale che ospita il salone da ballo e due ali laterali che racchiudono il cortile d'onore e terminano l'una con la Cappella e l'altra con la Cavallerizza. Davanti al cortile d'onore si apre un'ampio spazio semicircolare sul quale si affacciano a sud le scuderie e a nord le cucine, nelle quali Luigi Canonica, subentrato al Piermarini nel 1797, realizzò il Teatrino di Corte.
Alle cucine sono connesse la Rotonda, progettata dal Piermarini e affrescata da Andrea Appiani, e il Serrone.
La facciata posteriore del complesso si affaccia sul grande parco la cui origine si deve al Piermarini, che presentò nel 1778 alla corte viennese i primi disegni per i giardini della Villa di Monza e fu uno tra i primi in Italia a progettare un giardino all'inglese. In seguito, per decreto napoleonico, i giardini vennero ampliati e venne realizzato il grande parco recintato, destinato a luogo d'intrattenimento, riserva di caccia e tenuta agricola.


G.Piermarini, planimetria generale della villa con il progetto dei giardini.
(Vienna, Biblioteca Nazionale, Raccolta dei disegni e delle stampe).

Questa planimetria di grandi dimensioni è composta da due parti: una rappresenta il palazzo, il cortile d'onore (lato est) con l'ampio viale rettilineo, tracciato in direzione di Milano e fiancheggiato da un doppio filare di alberi, il viale verso Monza (lato nord), i vasti giardini (lato ovest), il grande ninfeo a quota più bassa, nella parte centrale e il parco all'inglese sulla sinistra; la seconda parte rappresenta il prolungamento del giardino nella parte boschiva fino al Lambro, ai mulini e al convento della Madonna delle Grazie, con un lungo viale prospettico e un rondò a stella.


Veduta della facciata verso il giardino durante la costruzione dell'ala Nobile settentrionale: si tratta della più antica raffigurazione della Villa Reale di Monza. 1780 c.
(Milano Civica Raccolta Stampe Bertarelli)

La Villa Reale a costruzione ultimata Incisione di C. Sanquirico - 1830


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