Museo Civico "Carlo Verri" Biassono
1808-2008. Bicentenario della nascita di Gaetano Osculati, Esploratore brianzolo

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La Riscoperta di Osculati

È capitato anche a noi del Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono di dover riscoprire, con ammirazione e quasi con incredulità, questo affascinante e avventuroso nostro concittadino. Ci siamo chiesti, sbalorditi, se riusciremmo noi oggi a compiere imprese come quelle da lui portate a termine, in paesi inesplorati e selvaggi. Se ci rendiamo conto di tutto ciò che gli mancava e che noi oggi abbiamo, dovremmo riconoscere che Gaetano Osculati ha compiuto imprese impossibili. Senza telefono satellitare o carta di credito, senza fuoristrada o aerei ed elicotteri di soccorso, senza la Farnesina che lo potesse "salvare", praticamente senza nulla, cosė "a mani nude", egli affrontò tanti viaggi ed esplorazioni estremamente avventurosi in posti inospitali e pericolosissimi.

Egli stesso in una situazione estrema disse:
"Ardita, anzi temeraria, era la intrapresa, superiore di troppo alle forze dell'individuo, il quale in niun altro che in sé solo doveva trovar le risorse per reggere a tante fatiche, per superare tanti rischi".

Ha attraversato lande dove si moriva di peste, di malaria, di colera o febbre gialla e di mille altre malattie, dove incontrava tribù selvagge sconosciute o delinquenti tagliagole uscendone sempre indenne.
Con i pochi mezzi di cui poteva disporre non riusciamo infine a comprendere come fece a portare poi a casa migliaia di oggetti e documenti: insetti, animali, reperti botanici, oggetti tipici delle popolazioni incontrate. Materiali che hanno arricchito, anche di nuove specie animali e botaniche da lui scoperte, il Museo di Storia Naturale di Milano, dove rimasero sino a un maledetto giorno del 1943 quando il Museo fu bombardato dagli alleati e tutto finė in cenere.
Fu infatti, oltre che viaggiatore, un valente scienziato naturalista, entomologo e botanico. Non mancò inoltre, durante il suo viaggio attraverso l'Amazzonia, di comporre un vocabolario della lingua zàpara e di documentare con disegni i luoghi che attraversava.

Nei suoi scritti affiorava a volte la nostalgia di casa e dei suoi cari, come quando scrive:
"... disperai di rivedere i miei più cari, e quella terra che io tanto amo ...".

Al termine del suo secondo viaggio nelle Americhe, dopo due anni d i lontananza e di assenza di notizie da casa, scriveva:
"... il 15 giugno 1848 feci ritorno in Lombardia, rivedendo, dopo una peregrinazione sì lunga e sì avventurosa, dopo aver superati tanti stenti e pericoli, la mia famiglia, i miei amici, la diletta mia patria".

Quando Osculati parla di patria intende la sua amata Lombardia e pensiamo anche la Brianza, terra dove nacque, che, tra un viaggio e l'altro, percorreva in lungo e in largo, andando alla ricerca di insetti e varietà botaniche.

Noi, ammirati e affascinati da questo nostro concittadino, consapevoli che le sue imprese sono conosciute o ricordate da pochissime persone, abbiamo organizzato una mostra con cui desideriamo presentarlo ai nostri visitatori, a tutti i cittadini biassonesi e ai brianzoli (e non).
La mostra illustrerà i fatti salienti della sua vita e delle sue avventure ma, oltre a questa, temporanea, desideriamo che un suo ricordo rimanga indelebile e duraturo nel Museo e in Biassono.

ScriveteciMuseo Civico "Carlo Verri"
via san Martino, 1
20046 - Biassono (MI)
tel./FAX 0392201077 cel. 3343422482
e-mail info@museobiassono.it.
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