
La copertina del primo fascicolo dell'opera edito nel 1836 |
Il Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono, nell'ambito del settore
etnografico e con la collaborazione della Biblioteca Comunale di Biassono,
aprirà nel corso del 2006 una nuova sezione museale dal titolo
"
Segno Scrittura Stampa", dedicata a tutte le scoperte
e "invenzioni" che, sin dalla più remota antichità, hanno
permesso all'uomo di fissare, conservare e rendere trasmissibile il proprio
pensiero.
Il Museo, ricercatore e custode delle memorie della Brianza, desidera
abbinare a questa sua iniziativa un doveroso omaggio a Ignazio Cantù.
Lo fa ricordandolo in una Mostra, con l'esposizione di oltre sessanta
sue opere. Sono libri, saggi, racconti, rappresentanti solo una piccola
parte dell'enorme produzione letteraria, divulgatrice, storica e scientifica
di questo grande brianzolo. In concomitanza della nascita della nuova
provincia di Brianza, lo si vuole recuperare nella memoria della nostra
gente, indicandolo all'ammirazione dei suoi attuali concittadini.

Sul retro del primo fascicolo l'Autore indica il piano dell'opera
e si rivolge al pubblico chiedendo memorie e documenti che contribuiranno
a "a far meglio primeggiar in quest'opera le glorie Briantee,
che nella storia milanese non risplendono che di una luce secondaria". |
L'esposizione è stata curata dal nostro socio Massimo Cunegatti, cui si
deve anche la collazione e la compilazione della sterminata bibliografia
di Ignazio Cantù.
"
Le vicende della Brianza e de' paesi circonvicini narrate da
Ignazio Cantù" - questo è il titolo completo dell'opera sua più
"brianzola" - iniziarono a essere pubblicate in fascicoli, per
i tipi di Santo Bravetta di Milano, nel 1836. Sono trascorsi dunque centosettant'anni
e rileggendo l'opera ci accorgiamo che questo lungo periodo nulla ha tolto
alla freschezza della narrazione e alla completezza dell'informazione
che, a parte alcuni particolari oggi superati, principalmente nei primi
capitoli, relativi alla storia più antica, rimane la più
valida "storia" sino ad oggi scritta della nostra Brianza. Constatata
la validità della narrazione di queste "Vicende", non
sembra inopportuno affidarle alle nuove tecniche di divulgazione che potranno
avvicinarle al pubblico sempre più colto e curioso dei ricercatori
e degli appassionati di storia.
Grazie alla fattiva collaborazione instauratasi tra il nostro Museo e
l'Istituto Statale d'Arte di Giussano, la trascrizione originale de "Le
Vicende della Brianza" di Ignazio Cantù, realizzata al digitale
su progetto di Attilio Mina e Christian Bona e patrocinata dall'Ufficio
Scolastico Regionale della Lombardia, sarà infatti presto consultabile
nella versione on-line. Sarà inoltre distribuita gratuitamente, come strenna
natalizia, in versione CD-Rom a note interattive agli amici del Museo,
a tutte le Civiche Biblioteche della Brianza che ne faranno richiesta
e a tutti coloro che siano interessati alla storia della Brianza e all'attualissima
personalità di Ignazio Cantù.
Ermanno
A. Arslan
Conservatore del Museo |
Leopoldo
Pozzi
Presidente del G.R.A.L. |