Museo Civico "Carlo Verri" Biassono
Le "prime donne" nell'arte
Magdalena de Pas
"sculptrix celeberrima"
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CLAUDINE BOUZONNET STELLA (LIONE 1636-PARIGI 1697)


Autoritratto, 1653, The Ashmolean Museum, Oxford
Claudine Bouzonnet e la sorella Antoinette impararono l'arte dell'incisione al bulino, all'acquaforte e alla punta secca dallo zio Giacomo Stella, nome che esse associarono al loro. Questi si era formato a Firenze e a Roma, dove aveva conosciuto Jacques Callot e Nicolas Poussin.
Le due sorelle furono attivissime: Claudine si dedicò dapprima alla pittura e poi all'incisione, soprattutto di opere di Poussin, mentre Antoinette incise opere dello zio e di vari artisti italiani. Entrambe si dedicarono a ritratti, opere sacre, illustrazoni librarie di vari soggetti.
Insieme realizzarono, nel 1675, un'opera imponente: incisero e stamparono, rielaborandolo, il fregio in stucco del Palazzo Te a Mantova, eseguito dal Primaticcio su disegni di Giulio Romano. Antoinette incise i rami all'acquaforte, Claudine coordinò i lavori e stampò. L'opera, in 25 fogli, venne dedicata al ministro Colbert.
Apprezzate in tutte la epoche, le sorelle Stella unirono alla loro valida preparazione tecnica una grande sensibilità e una notevole capacità interpretativa. Il De Angelis di loro scrisse: "furono ambedue pittrici, e con i loro intagli ad acqua forte non solo resero grande il proprio nome, ma fecero sì che il sesso virile ne perdesse" (Notizie storiche degli intagliatori, XIV, 1815, pp. 236-237).

Mosè affidato alle acque del Nilo dai genitori (Exodus, 2)

È una delle opere più riuscite di Claudine, che vi figura come incisore (sculpsit) e stampatore (excudit). Tratta da un dipinto di Poussin, di proprietà della famiglia Stella e probabilmente andato perduto, l'incisione presenta la scena dell'abbandono di Mosè, ambientata in un paesaggio tipicamente italiano e ricco di riferimenti classici. Claudine dà prova di enorme perizia tecnica e di sensibilità, sia nella resa del paesaggio che delle figure, con una raffinata attenzione a tutti i dettagli e a tutte le sfumature.
Watelet di lei scrisse: "Nessun uomo ha colto, come Claudine Stella, il vero carattere di Poussin e nessun incisore è arrivato come lei a rendere il colore di questo maestro" (traduzione da Dictionnaire des Beaux-Arts).


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Moyses infantulus in Carecto ripae Nili a parentibus expositus, exod. cap. 2
(Mosè affidato alle acque del Nilo dai genitori, Exodus, 2)
Rame inciso a bulino e ad acquaforte
In basso a sinistra: N. poussin ex musaeo Ant.ij Stella parisijs; a destra: Claudia Stella sculp. (sculpsit) et excud. (excudit) cum Privil. Regis 1672
Dimesione: mm 753x563; due fogli uniti
Bibliografia: J. THUILLIER, L'opera completa di Poussin, Milano 1974, pp. 108-109, n. 190, con bibliografia precedente
Collocazione: Milano, Civica Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli""


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