Museo Civico "Carlo Verri" Biassono
Il ripostiglio di Biassono 1975
Tre secoli di imperatori romani a Biassono
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LE DONNE DELL'IMPERO

Il primo periodo dell'Impero Romano, dalla fondazione di Augusto (30 a.C.) alla morte di Nerone (68 d.C.), fu caratterizzato dalla massiccia presenza di donne, che influenzarono in modo decisivo e determinante la vita pubblica e politica di Roma.

L'influenza delle nobili donne romane negli affari di Stato non aveva mai raggiunto, nella repubblica romana, l'ampiezza e la portata che ebbe durante l'Impero, tanto che alcuni storici parlano di una vera e propria tradizione di "governo femminile".

La storia dell'impero romano, è costelleta di piccoli e grandi astri femminili che in una società che non permetteva alle donne di ricevere una carica pubblica ufficiale, riuscirono a far sentire la loro voce.
Molte furono accusate di infamia, adulterio e turpi traffici, altre, invece, restano nella storia per le loro infinite virtù o per i torti subiti.

Sono le "donne dei Cesari": madri, mogli, figlie, sorelle, amanti e concubine degli uomini che ressero il più grande impero che la storia ricordi. Esse percorrono, indifferenti alle critiche, una storia fatta dagli uomini e per gli uomini, portando il loro contributo di amori e di astuzia, di intelligenza e di volontà, ma anche di spietatezza e di invidie.

La nostra galleria di ritratti parte da Faustina fino alle inflessibili siriache del II e del III sec. d.C., Giulia Domna l'intellettuale, Giulia Mesa la politica, Giulia Soemia la corrotta e Giulia Mamea la matriarca. Una sorta di "dinastia" al femminile.

E' Mamea l'ultima grande interprete dell' "Impero al femminile". Dopo di lei le tragiche vicende di una società dilaniata dalle guerre civili, causate dal continuo succedersi di imperatori eletti dai soldati, non lascia spazio di manovra al potere delle donne.



Tra le Imperatrici effigiate sulle nostre monete si distinguono:
Annia Galeria Faustina o Faustina Maggiore (105 - 140). Moglie dell'Imperatore Antonino Pio e madre di Faustina Minore. Fu donna di straordinaria bellezza, semplice di costumi e aliena di ogni intrigo. Antonino Pio creò in suo ricordo la benefica istituzione delle Puellae Fausinianae per le fanciulle orfane. immagine

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Annia Galeria Faustina (125/130 - 176). Meglio nota come Faustina Minore fu una imperatrice romana della dinastia degli Antonini. Si tramanda che avesse una personalità attiva. Faustina seguì il marito Marco Aurelio nella sua campagna nel nord (170-174) come pure in quella orientale, durante la quale morì (175). Faustina fu la prima donna a ricevere il titolo di madre degli accampamenti.

Giulia Domna (170 ca. - 217). Donna colta e intelligente nella Roma tra il II e il III secolo d.C, imbevuta di cultura classica, aprì le porte della corte ai maggiori intellettuali del tempo. Da Filostrato, uno dei letterati della sua corte, ricevette l'appellativo di "Giulia la Filosofa". Sostenne la politica di valorizzazione e integrazione nello Stato degli abitanti delle province, culminata nell'editto che concedeva la cittadinanza romana a tutti gli uomini liberi dell'Impero. Anche a Julia Domna fu dato il titolo di "mater castrorum" cioè di madre degli accampamenti, vale a dire dei soldati. Avendo sempre seguito il marito Settimio Severo nelle sue campagne militari si era meritata l'affetto e la stima dei militari con la sua presenza al campo. immagine immagine

immagine Giulia Mamea (180 - 235). Mamea regnò nel nome del figlio Severo Alessandro quattordicenne, il quale la stimò tanto da nominarla, una volta giunto alla maggiore età, consors imperii ("consorte dell'impero"); fu in questa veste che Mamea accompagnò il figlio nelle campagne militari. Mamea si recò quindi in oriente, per la campagna contro i Parti, e nelle province della Germania: fu proprio in questa occasione che Severo Alessandro e Mamea si trovarono a Mogontiacum (moderna Magonza) quando le truppe si ribellarono e li uccisero.

Giulia Maesa (170 - 226). Fu una donna d'affari intelligente e tra le più spregiudicate: accumula una grande fortuna vivendo al seguito della sorella imperatrice Giulia Domna, prima a Roma e poi ad Antiochia. Mesa morì intorno al 226, e fu divinizzata.


Giulia Soemias (180 - 222). Figlia di Giulio Avito e di Giulia Mesa, una donna potente di origine siriana, fu nipote dell'imperatore Settimio Severo e sorella di Giulia Mamea. Madre dell'imperatore romano Eliogabalo, governò sull'Impero romano durante la minore età del figlio. Giulia divenne "de facto" la signora dell'Impero, in quanto il giovane adolescente si interessava principalmente di materie religiose. Soemia dirige il Senaculum, un simposio di donne sul Quirinale che legifera in materia di gioielleria, vestiti, precedenze ed etichetta.

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