Museo Civico "Carlo Verri" Biassono
Il pane: ieri e oggi

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IL PANE NELL'ETA' DI ROMA

Pompei: il Forno di Modesto
 

Il rinvenimento dei pani di Modesto

Quando venne liberato dalla cenere del Vesuvio, che lo aveva coperto per secoli, si scoprì un forno da pane del I sec. d.C. così come era stato precipitosamente lasciato.
Nel forno, dietro allo sportello chiuso, si rinvennero ottantuno pani carbonizzati.

Il forno del panettiere Modesto è interessante per la presenza di tutte le attrezzature necessarie alla produzione del pane a partire dal grano. La molitura era fatta con le macine che sono formate da due pezzi di lava vulcanica, quello inferiore a forma di cono pieno, quello superiore biconico vuoto: la cosidetta "macina a clessidra". Al di sopra c'era l'asse di rotazione che, tramite un'armatura di assi e di due timoni sporgenti, macinavano il grano. La macina veniva azionata dagli schiavi, dagli ergastolani o dagli asini.
A fianco del forno si trovava la base di un recipiente destinato a contenere l'acqua per innaffiare i pani semicotti, per ottenere una crosta lucida o per raffreddare la paletta. I forni si riscaldavano a legna. Spesso la bocca del forno era fatta di lastre laviche, più resistenti agli urti della pala e veniva chiuso da uno sportello di ferro.


La Bottega di Modesto

Ricostruzione della Bottega di Modesto


Tomba Eurysaces
 

Bassorilievo della tomba di Eurysaces. Esso illustra tutte le attività che si svolgevano in un forno, dall'acquisto alla pesatura dei grani, alla molitura, l'impasto e la cottura in forno, dalla pesatura finale e la consegna dei pani.




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